venerdì 30 novembre 2012

Vecchia tigre

Avevi l'aria fiera,
vecchia tigre.

Non ti uccise
questa vita
che sapeva di gabbia.

Superba,
sapevi ancora incantare:
la Vita era in te.

Sapevi l'opera,
il canto,
il bel vivere.

Non la prigionia,
il Tempo malevolo,
ti sottrarranno quei tesori.

Su bianconeri di dama,
giocasti bene, con calma,
e sempre vincesti.

La lunga partita
è finita, vecchia tigre.

Senza rabbie,
Senza delusioni
Senza rimorsi.

Non c'è rivincita.
vecchia tigre:

la Dama nera sempre vince.
 

( in ricordo di Guglielmo B., grande amico e Maestro di dama).



giovedì 22 novembre 2012

Perla corsa, scelgo lei.

Da un mucchio di biciclette accatastate sei spuntata, mesta e abbandonata.
Il manubriaccio in acciaio anni 80 e i parafanghi posticci non giovavano certo al tuo passato da corsaiola.
Dai forcellini ti riconobbi e dalla matricola sul canotto, sotto i 100000, capii che nascesti ben oltre 80 anni addietro.
La decalca diceva e non diceva, le pedivelle tacevano per non parlar dei mozzi, ma eri inqueivocabilemnte Perla.
Insomma, una bella insalata!
Ma  non demordevo: portata a casa la situazione fu più tragica del previsto, avendo un terminale della forcella anteriore malamente saldato e ..qualche acciacco sul telaio.
Leggendo i cataloghi scopro le tue origini: 1925, sulla ghiera di sterzo,  modello 54 da Corsa, colore azzurro Verbano.
Decido quindi di montarti come da catalogo, con cerchioni in legno e mozzo contropedale Torpedo posteriore.
Solo un freno davanti, fascettato.

Sul manubrio mi sono divertito, ricostruendotene uno in ferro, alla moda dei tuoi tempi.
Così come il campanello, più un vezzo che una necessità: ai tuoi tempi erano stradacce, fossi, fango.
Per questo ho scelto gomme smontabili da 28 x ¼, montate su mozzo anteriore Perla con Oliatore e posteriore Torpedo, come già detto.

Sù una guarnitura Perla, calotte Bollea Saluzzo ( BS, il meglio di allora), e un paio di pedali a sega in ferro.
La sella Extra ce la regalò un mercatino un mattino freddo, ora starà al caldo sotto le nostre terga.
Non ho misurato l'altezza del telaio, di certo farai pochi passi quest'inverno, al massimo andrai a farti ammirare presso qualche mostra .
La primavera è vicina, quando le arie si allargheranno Per la corsa, sceglierò te.

giovedì 15 novembre 2012

il 48 d'epoca

Da oggi nasce un nuovo blog, fratello o cugino di questo.
Dopo tanti anni ho deciso di creare uno spazio dove parlare e condividere la mia passione per le moto d'epoca ed in particolare i cinquantini, sportivi e non.
Non solo bici dunque, ma anche motori e nostalgie profumate di miscela al cinquepercento.
Chi vorrà seguire anche questa impresa , potrà cliccare in alto a destra.
Ringrazio sin da ora  chi vorrà contribuire con testi, immagini o semplici testimonianzeche andranno ad ampliare questo spazio dedicato a un momento della nostra storia.
Buona lettura!


lunedì 12 novembre 2012

Arresa all'attesa.


Ti somiglia questa notte,
 
di stelle fioche,
luci rare e golose.
 
Rientrare sarà viaggiare in te,
 
 
visitare un posto nuovo,
un giardino nascosto.
 
 
Tu attendi in cuor tuo.

martedì 6 novembre 2012

Il sogno, la pistola e la Gloria eterna.

Devo ad un amico fiorentino il rispetto che nutro per questo Marchio, fondato da Alfredo Focesi a Milano.
Per questo nel recuperare questo ferro che fu sogno , ultimo barlume di speranza, tocco con venerazione ciò che l'incuria e la non sapienza hanno alienato.
Sognavi ancora, Alfredo, sognavi e forse qualcosa è andato storto.
Un passato fatto di biciclette stupende, magnifiche macchine da vittoria e da macinar chilometri e la fede in qualcosa che non sapevi avrebbe portato a malora tanta gente.
Ma tu sognavi: chi può proibire un sogno ad un uomo?
I giornali, le notizie, qualcosa che non quadra da anni.
Non mi pronuncio.
Non so.
Immagino.
Immagino le tue mani già stanche passare in magazzino e dare una carezza come si darebbe ad un cucciolo, quei manubri, quelle congiunzioni a giglio che tanta fortuna hanno fatto.
Forse una fu proprio  su  quel manubrio, anche lui stampigliato per  la Gloria eterna.

Fino a quel 1956 questa sopravvissuta alla peggiore incuria prova che le cose in casa Focesi  si facevano bene e per durare.
Quale migliore testamento?
Quella Gloria nella quale qualcuno vuol credere che la rivoltellata ti abbia portato, tu l'hai scritta su mozzi, pedivelle, manubrii.

Piace ricordare i tuoi sogni che ancora corrono veloci per prati e città, un solo nome per essi: Gloria.
E se fu la tua mano armata a chiuderti gli occhi e fugare quei mali pensieri, non essa, non altro, potrà offuscare i sogni  che sapesti tramutare in ferro e Arte.
Ridi Alfredo, stavolta la Gloria è eterna .
Ancora, qui.